domenica 5 agosto 2007

Letture algerine...

E poi oltre tutta la poesia che puoi scoprire, oltre lo sguardo affascinato del viaggiatore, ti accorgi che ci sono cose che ancora non vanno. Non mi hanno fatto subito impressione i numerosi barrages piazzati in mezzo alle strade poco prima del tramonto. Mentre ti avvicini ai posti di blocco rallenti, speengi i fari, accendi la lucetta all'interno della macchina e aspetti un segno da parte del poliziotto per proseguire. Per rientrare da Tipaza abbiamo impiegato quattro ore...normalmente ce ne vuole una...certo era venerdi' e le strade erano piene di gente che rientrava dalla spiaggia...ma il grosso della coda si creva a causa dei (o meglio grazie ai...) posti di blocco. Mi faceva "sorridere" incontrare per strada uomini con la barba tinta di henné e con gli occhi ornati dal kohol...Poi pian piano abbandoni l'incanto di chi osserva un mondo nuovo, con occhi purtroppo ancora sporchi di "orientalismo"...magari cominci a fare domande e a leggere storie che raccontano di un periodo buio, folle, brutale. Provi a immaginare il coprifuoco o il panico che ti deve cogliere nel momento in cui ti accorgi di esserti fermato a un finto barrage. Chiudi gli occhi di fronte all'immagine di un intero villaggio massaccrato. Dieci anni di guerra civile, dieci anni in cui è stato toccato il fondo, dieci anni in cui la situazione è completamente degenerata...
Finito il libro da due giorni cerco di riordinare i pensieri. Una lettura che forse vale più di tanti resoconti storici, comunque un libro ben scritto, stile ferrato che non ti lascia alzare gli occhi dalla pagina. "A quoi revent les loups" di Yasmina Khadra...sicuramente tradotto anche in italiano.

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