mercoledì 27 giugno 2007

w mumken blog

ehm... che dire... è emozionante qsto blog, per me, quasi surreale. non faccio in tempo a scivolare(quasi letteralmente!) per le scale dell'alloggio di Viola che tornata a casa mi ritrovo fra le mail la proposta di partecipare a mumken blog?!? ( tradotto in romano: che dite ja famo a fa sto blog?).beh sto ancora ridendo, il nome è geniale! e giustamente un po' sarcastico(per chi nn
lo sapesse stiamo faticosam cercando, in qsta torrida estate, minacciata dal global warming, di combinare qlcs con il minimo dispendio di energie, perciò niente mostre dal titolo mumken sura? un po faticose da preparare con lo scotch, le misure, i ritagli, i riquadri, i coltelli, i pilastri, i pilastrini, etc. etc. ebbene no, va fatto in inverno dico io, magari sotto natale, quando si è abituati ad attaccare addirittura le palle all'alberello! che poi dove c***o stavano sti abeti in Palestina qnd è nato Gesù nn si sa, attacchiamole alle palme allora ste benedette palle! anzi agli ulivi, molto meglio... cmq dicevo: abbiamo tentato di tirare su una mostra con le foto scattate durante i nostri diversi soggiorni in siria ma la cosa per diversi motivi nn è nata e così per rifarci abbiamo pensato ad un bel mumken blog, che nn è un blog normale, no, no, è un frullato o meglio sarà un bel frullato di quelli siriani( moz wa halib!), uno spazio dove sfogare tutto il nostro pessottimismo! una sorta di periplo virtuale! spero di aver citato quasi tutti, ma forse manca laura i cui nomi per la nostra associaz (mai nata pure quella, anzi gemella siamese della mostra!)sono irripetibili!ahahah! e allora concludo, interpretando credo il pensiero di chiunque si sia letto qsta delirante e incoerente esposizione,dicendo: "e sti cazzi nun ce li metti?!"

quadro marrakshi

martedì 26 giugno 2007

bosforo

prova scrittura..e per chi non lo sapesse..il Bosforo mi attende

lunedì 25 giugno 2007

ALEPPO


Damasco viene chiamata al-faiha “la profumosa” per gli odori che
Sprigionano le spezie nel suq, Aleppo meno poeticamente viene chiamata
Al-shahba “la grigia” per il colore della pietra locale con cui è costruita la “città vecchia”
La metropoli araba più a nord, una delle città in assoluto di più antica fondazione,
una città stupenda che ammalia il cuore del visitatore..

se a Damasco, con la sua aria di eterna capitale incurante del tempo conscia della propria imponenza storica, si respira qualcosa che ricorda Roma o Atene, il meraviglioso disordine strutturale di Aleppo fa pensare a una bellissima Napoli mediorientale.

a Bab el Faraj, centro nevralgico della parte moderna della città, il traffico delirante di tassì isterici che sfrecciano sfruttando in ogni buco che si crea nella muraglia di macchine superando pulmini stracarichi di persone, camioncini zeppi di cocomeri, carretti trasportati da paciosi asinelli impassibili, è dinamicamente uguale al traffico umano di Bab Antakia, porta della città vecchia da dove comincia il famoso suq nel quale procaci donne cristiane, beduine dal volto tatuato con vesti colorate e turiste tedesche scollate ornate di telecamere digitali sgomitano per ammirare gli stessi banchetti strabordanti di tappeti e teli ricamati. Intestini di pecora gonfiati di aria simili a cruenti palloncini bianchi incorniciano i banchi dei macellai carichi di odori nauseanti che si mischiamo con gli effluvi aggressivi delle spezie mentre sequenze della stessa faccia baffuta rassicurano il passante sulla solidità del regime. Minareti e campanili si lanciano occhiate rispettose nel cielo grigio di fumo nero mentre al centro, svettando sopra tutti, l'eterna cittadella, come una madre paziente, guarda sua figlia crescere a dismisura rimanendo sempre assolutamente bella.

AKHIRAAN


si parte!!

FINALMENTE!!