domenica 7 ottobre 2007


Istanbul, antica Costantinopoli, città doppia, da una parte l'Europa, dall'altra l'Asia. Città che vive la sua dualità non solo territorialmente ma anche culturalmente.. musulmani convinti del loro credo e 'profani' che con fermezza affermano la propria laicità. Ma istanbul non è solo doppia,è tripla,quartupla e quintupla ( se così si può dire)
Istanbul è un miscuglio.
Miscuglio di genti diverse, di idee diverse,di povertà e ricchezza estrema, miscuglio di pescatori, gente d'affari, di venditori ambulanti, di uomini adulanti, di donne dal velo coperto, di ragazze con vestiti inesistenti, di travestiti e pervertiti, di gente ospitale e frettolosa..
vivendo due mesi in questa città si ha la sensazione che la gente debba ancora trovare la sua identità, che più d'ottant'anni di laica repubblica non sia riuscita del tutto ad abbattere retaggi culturali lasciati da secoli di dominio ottomano..è una città strana, multiforme e molteplice che però trova la sua unità nella sua bellezza, in quella gola d'acqua che collega il quieto mar di marmara e il mar nero, nel bosforo, che con il suo vento sembra cancellare ogni molteplicità, restituendo alla vecchia costantinopoli la sua valenza storica e coprendola di un velo di fascino misterioso..

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